La Storia

“ … è un punto di raccordo, è la sensazione di poter dire qualcosa,

 cioè di poter dire la mia,  di marchiare con un pronostico una giornata,

 o comunque di inserirmi in un qualcosa più grande di me”

B. Giocatore compulsivo

Con queste  parole un giocatore d’azzardo descrive l’esatta emozione dalla quale dipendeva negli  anni della sua “prigione” dalle scommesse sportive.  Ogni giocatore ha la sua particolare storia e negli anni di lavoro clinico abbiamo potuto comprendere come l’azzardo possa prendere infinite traiettorie ed infiltrarsi in ogni stile di vita e in ogni stato d’animo. Eccitante, provocante, anonimo e accessibilissimo riempie momenti di solitudine e mancanza di senso o esalta desideri di onnipotenza  e “grandezza” difficilmente riscontrabili nella realtà.

Ma se chiediamo ad un atleta, quand’è che si sente grande? Quand’è che ha la sensazione di dire “la sua”? Forse, in questo caso, la fortuna conta molto poco.  Ogni giorno l’allenamento li mette alla prova per misurarli con il corpo e la mente, e allora la sfida sta nella percezione costante del limite che però può essere spostato ogni volta.

L’azzardo è un gioco solitario, senza abilità che isola e offre rifugio in un’illusione. Lo Sport è un’attività dove il piacere è dato dalla costanza, dall’impegno, dalla condivisione e dal traguardo che può essere esso stesso una vittoria senza necessariamente arrivare primi.

Come professionisti ci occupiamo da anni di gioco d’azzardo patologico, sia da un punto di vista clinico che come analisi del fenomeno sociale, politico ed economico. Organizziamo la prima gara podistica in Italia contro l’azzardo per sensibilizzare ed aumentare la consapevolezza su questa forma di dipendenza ancora poco conosciuta. “Corriamo per vincere” per aiutare le vittime dell’azzardo e le loro famiglie ad uscire dalla solitudine e dalla vergogna.

Questa gara è il simbolo di un lavoro costante, di un’azione collettiva che porta con sé un messaggio di speranza per chi vive nella solitudine e nel dramma di una dipendenza poco conosciuta, poco discussa e poco compresa.

Abbiamo scelto il podismo come rappresentante di un’adrenalina data non dall’affidarsi al caso e attendere l’esito, ma come dimostrazione di un piacere costruito giorno dopo giorno nel confronto con sé stessi, accettando i fallimenti e rialzandosi ogni volta verso nuovi traguardi.

I partecipanti di “Run to Win In corsa contro l’azzardo” porteranno questo messaggio con la loro prestazione, presenza e condivisione.

Un’eventuale ricavato dalla gara podistica verrà interamente impiegato dall’Associazione In Sé per sostegno e supporto psicologico e legale a persone con grave disagio causato dal gioco d’azzardo, a familiari di giocatori patologici e ad esercenti che, oggi, vendono gioco legale ma vogliono trovare la forza o i mezzi per una scelta diversa.

Associazione In Sé

Chiara Pracucci

Michele Metelli

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